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Qualche Consiglio/Dritta

Se proprio nella tua Facoltà non esistono regole sull’impaginazione della tesi e neanche il tuo relatore sa darti indicazioni precise, eccoti qualche suggerimento pratico per presentare un lavoro ben fatto da far invidia a un grafico. 

 Con che programma?

Senza dubbio l’editor più utilizzato per i testi è Microsoft Word. Noi te lo consigliamo perchè, essendo molto diffuso, difficilmente avrai problemi di compatibilità tra computer diversi e quindi potrai spostare/copiare/stampare il tuo lavoro dove vorrai senza preoccupazioni. Sempre meglio informarsi sulle versioni perchè le più vecchie non avevano certe funzioni presenti invece su quelle più recenti.
Ricordati sempre di fare una copia di salvataggio di tutti i file, meglio se hai la possibilità di masterizzarli su CD. Prima di iniziare a battere i testi, controlla di aver inserito la funzione automatica di salvataggio che trovi sotto “Strumenti>Opzioni>Salva>Salva automaticamente”.
Word ha poi numerose funzioni davvero utili: la numerazione automatica delle pagine, la correzione del testo (meglio non fidarsi troppo però), la possibilità di inserire note a pié pagina, e di compilare l’indice, il sommario e la bibliografia automaticamente. Per tutte queste funzioni è utile chiedere una mano a un compagno già esperto.

 Impostazioni margini laterali

Una regola generale è quella di vedere il testo come un quadro e quindi come un’opera da valorizzare con una cornice importante. Quindi non avere paura di lasciare troppo spazio attorno al testo, ne beneficerà la lettura ma anche il colpo d’occhio. Noi ti consigliamo di lasciare 3 cm per ogni lato e per il margine superiore, mentre 4 cm per il margine inferiore. Questo è lo standard minimo ma puoi aggiungere anche un’altro centimetro di spazio.

 Carattere

In questo caso è una questione di gusto, ma certo sono da evitare tutti i caratteri informali.
Ci sono due correnti di pensiero: chi preferisce i caratteri con le grazie come il classico (e strausato) “Times New Roman”, oppure i caratteri leggeri a bastone come “Arial”. Oppure chi fa l’originale richiamando i tempi della macchina da scrivere scegliendo “Courier”. Una scelta di gusto è preferire “Garamond” al posto di Times N.R. e “Futura” (ma non tutti i programmi ce l’hanno) al posto di Arial. Qui la scelta sta a voi, valutando il tipo di lavoro che consegnate, i gusti del relatore e della Commissione. Ma guai a fare una macedonia di caratteri diversi, al massimo potete sceglierne uno diverso per i titoli.
Anche in questo caso è valorizzare il contenuto e favorire la leggibilità: la grandezza consigliata varia da 14 a 16 a seconda del tipo di carattere scelto. Due o tre punti in meno per le note. Allo stesso modo, un parametro sempre trascurato è l’interlinea (si imposta alla voce Formato>Paragrafo>Spaziatura): d’obbligo la doppia interlinea.

Frontespizio

Il titolo deve essere identico (identico) a quello depositato in segreteria, compresi i punti e le virgole. Rileggetelo più volte, lo stampatore scriverà alla lettera quello che voi vorrete, ma non pretendete che verifichi la sua correttezza.
Potete evidenziarlo in grassetto, ma non caricate troppo il frontespizio.
Quello che battete voi, sarà la prima pagina della tesi, il frontespizio esterno, invece, viene ribattuto dallo stampatore e impostato secondo dei criteri predefiniti. Indicate se volete un’impostazione particolare.
Verificate che i titoli Accademici del Relatore e Correlatore siano corretti.
Per i nomi femminili sono accettati sia il “.ssa” finale che il titolo al maschile. Chiedete all’interessata.

 Dediche e/o ringraziamenti

Non sono obbligatori ma sono un’occasione per ringraziare chi vi è stato vicino e chi vi ha aiutato durante tutti questi mesi burrascosi. Per gli esempi dove posizionarlo, consultate dei libri che avete a casa. Non numerate questa pagina.

 Pagine a colori

Fate quelle che ritenete realmente necessarie. Questo tipo di fotocopia viene eseguita a parte e poi inserita nella tesi.

 Proiezione lucidi

Tenete sempre presente che verranno visti da lontano per cui:
 poco testo (al max una decina di righe) scritto in grande (carattere 12-14)
 colori del testo che si staccano nettamente dal fondo (evitate pero’ rosso su blu che va insieme la vista!)
 uno o massimo due grafici per lucido.
Fate un uso intelligente ed elegante del colore (senza pero’ effetto arcobaleno).
Usate sfondi riposanti come l’azzurro ed evitate la tentazione di usare gli effetti un po’ pacchiani di WordArt o delle clipart (disegnini preconfezionati).
Importantissimo: numerate tutti i lucidi nell’ordine di presentazione, nel malaugurato caso si mischino saprete subito cavarvi d’impaccio!

 Presentazione in Power Point 

Si tratta delle proiezioni direttamente dal computer. Fanno molta scena ma dovete fare i conti con un’infinità di dettagli tecnici che devono combaciare. Per cui fatene uso solo se avrete a disposizione un po’ di tempo per provare.
Regola generale: fate almeno una prova in condizioni reali qualche giorno prima.
Innanzitutto dovrete procurarvi un computer portatile e un proiettore digitale. Se non sono vostri, accertatevi che funzionino e che siano compatibili. Se sono dell’Università: prenotateli per il giorno della laurea e, qualche ora prima, assicuratevi che sia tutto pronto…
Altro dettaglio apparentemente insignificante: se userete un Pc “estraneo” informatevi sulla versione di Power Point installata, non è la prima volta che una bellissima presentazione va in fumo per incompatibilità tra i software usati.
E’ quasi sempre indispensabile caricare in anticipo la presentazione sul Pc, ma vi consigliamo di farne una copia anche su CD-Rom (meglio se non riscrivibile). E se qualcosa dovesse andare storto, non sarebbe male avere pronti anche i lucidi…
Per la grafica, valgono gli stessi consigli che vi abbiamo dato per i lucidi: niente fronzoli ma privilegiate la facilità di lettura. Non distraete l’attenzione con effetti mirabolanti (è facile che vi prendano la mano) come caratteri tridimensionali, sfumature, titoli in movimento (da far venire il mal di mare!), suoni, clip-art, ecc. Ricordatevi infatti che state presentando una tesi! E assolutamente mai testo rosso su sfondo blu: un errore frequentissimo che pero’ fa andare insieme la vista.
Piccolo consiglio spassionato: per passare alle schermate successive, fate in modo che vada bene qualsiasi tasto piuttosto che dover azzeccare con il mouse una piccola freccina… durante la discussione spesso tremano le mani…!

 In generale

A meno che non abbiate già pratica di grafica e computer, o non vogliate imparare adesso, rimanete più semplici che potete, il tempo che riuscirete a risparmiare (e non è mai sufficiente) sarà meglio dedicarlo all’allenamento nell’esposizione orale della tesi che studiare i manuali

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Domande Frequenti – FAQ

Devo fare io il frontespizio?
No, basta che porti i dati relativi alla tua tesi (titolo,relatore etc..) e facciamo tutto noi


Quanti giorni prima vi devo portare la Tesi?
2 giorni prima, per esempio se la porti Lunedì mattina ti verrà consegnata Mercoledì mattina (sabato e domenica esclusi) altrimenti se scegliete la modalità express potete portarla 24 h o anche 6 h prima per i casi più urgenti


In che supporto e tipo di file ve la devo portare?
Qualsiasi supporto va bene (cd – pen drive o la mandi per e-mail) il file va bene sia word 2003, word 2007 che pdf


Il file deve essere unico o lo posso fare in più parti?
Meglio unico, oppure la maniera più semplice è di portarla suddivisa in 3 massimo 4 file

La devo stampare da voi la Tesi?
Non necessariamente, possiamo provvedere anche solo alla rilegatura

Quali Impostazioni devo dare per la mia Tesi?
I margini, come illustrati nel sito, sono 3,5 cm a Sx, 3 cm sopra, sotto e
3 cm a destra. A partire da queste misure li potete aumentare ma non diminuire ad esempio invece di 3, sopra, va bene anche 3,5.
Il carattere è il Times New Roman 12 o 14 (titoli 20 in grassetto).
Note usare carattere predefinito
Usare il tasto “giustifica” L’interlinea deve essere o 1,5 o 2,0 – Numero di pagina centrale o a destra in ogni caso nel nostro sito è spiegato in modo soddisfacente con le immagini e parametri

Qual’è l’ordine di stampa più usato?

Normalmente è così: frontespizio, dedica, indice, premessa, capitolo 1,2 etc… conclusioni e ringraziamenti. Chiaramente questo lo deciderete con il relatore

L’indice và numerato?
Si ma in numeri romani “maiuscolo”

Come posso allineare i numeri di pagina dell’indice?

Usando “inserisci>>riferimento>>indice e sommario” del menù di word oppure
creando una tabella invisibile dal menù tabella inserendo come numero di colonne 3 (uno per il titolo del capitolo, uno per la scritta pag. e uno per il numero della pagina) e come numero di righe dipendente dai vostri capitoli e sottocapitoli.


Che tipo di carta devo usare?
Se usate una stampante ink-jet è preferibile una carta superiore del tipo 100gr specialmente se ci sono delle immagini a colori.
Se invece usate una stampante digitale/laser va bene anche la carta comune da 80gr


Quante copie devo rilegare?
Normalmente si rilegano 4 copie: una per la Segreteria, una per il Relatore, una per la Commissione e una per te, in ogni caso ti consigliamo di ordinarne sempre una in più per un eventuale concorso altro

spero di essere stato chiaro in ogni caso chiamateci o inviateci un e-mail se volete altri chiarimenti

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Come Impostare la Tesi con OpenOffice

Considerando la larga diffusione del programma Open Office, Squeglia.com vi offre una guida semplice per impostare correttamente la vostra tesi in pochi semplici passaggi

Passaggio 1 – la formattazione

Andate alla voce del menù “Formato–>Pagina” si aprirà una finestra di dialogo. Alla voce margini potete inserire i valori come in immagine figura 1

Figura 1

(cliccate sull’immagine per vederla ingrandita)

2 Interlinea

Una volta impostata la tesi andate selezionate tutto il testo, andate sempre al menù “Formato–>paragrafo” si aprirà una finestra di dialogo e alla voce interlinea potete impostarla (consigliato o 1,5 o doppia) come in figura 2

Figura 2

(cliccate sull’immagine per vederla ingrandita)

3 Inserire i numeri di pagina

Per inserire i numeri di pagina andate alla voce del menù “Inserisci–>piè di pagina–>predefinito” (figura 3) si creerà un riquadro a fondo pagina

Figura 3

(cliccate sull’immagine per vederla ingrandita)

Fatto questo cliccate sul riquadro appena creato e cliccare come in figura 4, si creerà la numerazione che potete decidere se allinearla a destra, a centro (consigliato) o a sinistra

Figura 4

(cliccate sull’immagine per vederla ingrandita)

4 Giustifica

A fine lavoro selezionare tutto il testo e premere il tasto giustifica come nella figura 5

Figura 5

(cliccate sull’immagine per vederla ingrandita)

5 Inserire le note a piè di pagina

Andate nel menù “inserisci–>note a piè di pagina/chiusura” e alla finestra di dialogo lasciate “automatica” e scrivete

Figura 6

(cliccate sull’immagine per vederla ingrandita)

 

e alla fine il risultato è questo…

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Come Impostare la Tesi con Word

COME IMPOSTARE LA TESI CON WORD 


1. Aperto il documento word andare su “Layout di pagina>margini>margini personalizzati “
(Come indicato nella figura 1 e indicare i seguenti valori)

cliccare sulle immagini per vederle ingrandite
figura 1

2. Per creare l’interlinea 1,5 o doppia rimanere su “Layout di pagina>paragrafo”(figura 2) e inserire i valori che vadano da 1,5 o 2 (Come indicato sulla figura 3)

figura 2

figura 3


3. Inserire i numeri pagina cliccare “Inserisci>numero di pagina” da li puoi scegliere la posizione della numerazione che più ti piace. (Di solito si segue la numerazione della pagina come nella figura 4) Per creare numerazioni differenti sullo stesso file clicca qui
figura 4


4. Inserire le note andate “Riferimenti>AB¹inserisci nota a piè di pagina” (vedi figura 5 e 6)
n.b. le note si inseriscono a piè di pagina e non alla fine del documento!!!!!!

figura 5


figura 6

 

5. Il sommario o indice. Si inserisce alla fine del lavoro solo cosi possiamo sapere il numero della pagina a cui corrispondono i capitoli, la bibliografia, la sitografia etc.etc. Per un semplice indice con i numeri delle pagine perfettamente allineate rimaniamo su “Riferimenti>sommario nel riquadro che appare cliccare a fine dello stesso “Inserisci sommario”(figura 7, 8 e 9)

figura 7


figura 8

 

e alla fine questo è  il risultato…

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Meglio Word o Writer per la stesura della Tesi?

Office Word stesura tesi:

Confronto fra Word e Writer. La scelta degli stili e della numerazione dei capitoli, è una parte importante nella scrittura di un lavoro di tesi di laurea ma in generale lo è di qualsiasi tipo di lavoro un po’ complesso. I due programmi, come vedremo, approcciano in modo anche molto diverso questi argomenti e vedremo come districarsi. Devo premettere che mentre in Word partivo da un modello già fatto, in OpenOffice è stato necessario tradurre tutto, sistemando alcuni stili e la numerazione capitoli.

Gestione degli stili

Gli stili sono uno strumento potentissimo in un editor di testo. Per stile si intende la possibilità di definere quello che viene chiamato “Modello di paragrafo” che va dalla definizione del carattere, degli spazi, dell’interlinea, del rientro e così via. Definite queste cose in apposite maschere sarà poi possibile selezionarli da un elenco che sarà “Stili Veloci” in Word oppure dallo Stilista di OpenOffice.

L’elenco stili veloci è molto comodo e permette di integrare gli stili che usiamo più frequentemente. Al passaggio del mouse sopra lo stile, senza dover cliccare, lo stile viene applicato in anteprima permettendo di vedere in anticipo cosa succederà al testo. In questo caso ho scelto lo stile che identifica la numerazione del capitolo. Una cosa da notare è l’invadenza del finestrone che scende dal mega pannello di Word 2007, che spesso va a coprire il testo di cui vorremmo vedere l’anteprima.

In Writer la scelta dello stile può avvenire in 2 modi. Il primo è quello di usare il menù a tendina in alto a sinistra, sulla barra degli strumenti. Il secondo, molto più potente, è quello di impiegare lo stilista, che nell’immagine qui sopra vedete aggangiato a sinistra. Con un doppio clic sullo stile desiderato è possibile applicare lo stile. Qui ho fatto la stessa cosa di Word, applicando lo stile che identifica la numerazione del capitolo.

Grazie agli stili sarà ad esempio possibile distinguere lo stile del corpo testo dallo stile del Titolo del capitolo, per esempio, e questo rende gli stili strettamente connessi alla numerazione dei capitoli perché sia Word che Writer li usano in questo modo. Una precisazione che va fatta, ma che è trasversale rispetto a tutte le puntate è l’uso degli stili di OpenOffice: infatti Writer estremizza il concetto di stile dato che questo non si limita allo stile di testo, ma avremo stili di pagina, carattere e oggetto. In pratica ogni cosa è vista come stile. Questo rende tutto in modo uniforme e razionale mostrando una marcia in più rispetto al concorrente proprietario

Modifica dello stile in Word

Modifica dello stile in Writer 2.3

Osserviamo gli screenshot con le finestre di gestione degli stili. In Word lo stile si gestisce con una pessima interfaccia. Le opzioni sono disordinate e le opzioni sono nascoste in uno scomodo menù a tendina (che vedete aperto in basso a sinistra). Insomma qui si nota una scarsa usabilità dello stile. In Writer invece, è possibile modificare lo stile direttamente dallo stilista. Da qui è possibile accedere a una finestra divisa in comode schede che in pochi click ci permettono di gesteri ogni aspetto dello stile che vogliamo modificare/gestire. L’interfaccia di Writer è molto più potente, funzionale e elegante. Dal punto di vista delle opzioni che si possono dare mi pare che non ci siano particolari differenze: con Writer è possibile fare tutto quello che fa Word e viceversa.

Numerazione capitoli

La numerazione dei capitoli è importantissima per una tesi: infatti per poter avere una numerazione automatica di capitoli, sottocapitoli e così via e avere la possibilità di costruire un indice (o sommario come viene chiamato da Word) automaticamente alla fine del lavoro. Questa parte è decisiva perché un errore in questo punto può rendere la vita molto difficile nella fase finale.

La numerazione dei capitoli è gestita in modo totalmente diverso dai due programmi. Vediamo però di fare qualche esempio. Mettiamo di voler avere questo modello:

  • Primo livello: numerazione del capitolo “Capitolo x” dove x è il numero del capitolo e poi eventualmente il nome
  • Secondo livello: sotto capitolo x.y dove x è il capitolo e y il numero del sottocapitolo
  • Terzo livello: sotto sotto capitolo x.y.z

Ad ogni livello dovremo associare un certo stile impostato come desideriamo. In questo modo avremo ad esempio una struttura come questa:

Capitolo 1

Titolo capitolo 1

1.1 Titolo Sotto Capitolo 1

1.2 Titolo Sotto capitolo 2

1.2.1 Titolo Sotto Sotto capitolo 2.1

In Word l’associazione del livello e la numerazione viene fatta direttamente dalla finestra di configurazione degli stili. Word vede la numerazione come un elenco puntato: ad esempio il fatto che la numerazione del capitolo è del tipo “Capitolo x” vorrà dire che l’elenco ha il simbolo “Capitolo”. In modo analogo, ma come elenco numerato, si impostano gli stili sottostanti costruendo così un modello completo. Per accedere a queste opzione è sufficiente, dalla finestra configurazione dello stile accedere alla voce numerazione (dopo aver aperto il menù a tendina) e avrete la seguente finestra.

Se questo è lo stile associato al titolo del capitolo, per esempio e vogliamo numerarlo come “Capitolo x” dovremo andare in “Formato numero” e scrivere capitolo e poi scegliere lo Stile numero come 1,2, e così via. La scelta del livello associato alla numerazione (ovvero quello che fa capire a Word se questo stile è di Capitolo, Sotto Capitolo o Sotto Sotto Capitolo) non viene fatta qui. Questo è ancora una volta scomodo. Bisogna tornare nella finestra di modifica dello stile e da qui scegliere il livello. Anche qui Word è davvero deludente per essere il miglior programma di videoscrittura in circolazione (o così si dice). In ogni casa abbiamo impostato lo stile del titolo del capitolo. Quando vogliamo cominciare un nuovo capitolo basterà scegliere lo stile del Capitolo e voilà compare “Capitolo 1″.

Writer gestisce il tutto in modo molto diverso. Da “Strumenti” possiamo scegliere la voce “numerazione capitoli” e accedera alla finestra mostrata in figura.

Da qui, come si può vedere, possiamo associare ad ogni livello un modello di paragrafo, e scegliere la numerazione, e tutte le impostazioni necessarie. L’interfaccia è molto chiara e in una unica finestra racchiude tutta la gestione della numerazione. Anche qui Writer è migliore perché mentre in Word la numerazione è dispersa fra i vari stili e non possiamo vederla al volo (e le opzioni che riguardano la numerazione sono sparse qua e là), qui tutto è racchiuso in quella unica finestra. Se vogliamo impostare il nostro titolo del capitolo, configuriamo ad esempio lo stile Intestazione 1 come preferiamo, poi dalla numerazione capitolo scegliamo il primo livello, lo stile, il modello carattere (io non l’ho messo e non ho mai capito a che serve ma credo basti uno sguardo alla comoda guida di openoffice per capire di che si tratta, in ogni caso non metterlo non cambia le cose). “Completo” indica il livello nella numerazione, che per il primo non è necessario inserire, ma lo sarà invece per gli altri. Il separatore è invece ciò che viene prima e dopo la numerazione. In questo caso mettiamo solo davanti la parola “Capitolo”. Sulla destra compare una comoda anteprima della struttura della numerazione, cosa che invece in Word non possiamo vedere. Dopo aver configurato tutto possiamo procedere, scegliendo lo stile del titolo capitolo e dovrebbe comparire “Capitolo 1″. Ogni tanto ho avuto dei problemi nella versione di Writer per Windows, in cui “Capitolo 1″ non appariva in modo molto strano. Su linux invece nessun problema, facendo doppio click sull’intestazione 1 compare effettivamente la numerazione.

Il titolo del capitolo nel mio template viene inserito al di sotto della numerazione ovvero:

Capitolo 5

Titolo del capitolo 5

Nel modello di word questo veniva fatto considerando un apposito stile, “nome_capitolo” ma questo creava problemi nell’indice. In OpenOffice ho allora adottato una soluzione diversa, ovvero andando a capo usando il comando “maisc+invio”. Questo comando, che ho scoperto sul forum di ubuntu, magari è noto a molti ma io non lo conoscevo e mi ha risolto molti problemi: permette infatti di andare a capo, senza cambiare modello di paragrafo, permettendo così di inserire il titolo.

Sicuramente Writer vittorioso per la seconda volta. A favore c’è la configurazione degli stili e la numerazione che vengono fatte in modo chiaro all’utente, che ha la sensazione di tenere tutto sotto controllo e poter configurare tutto quello che vuole. In Word invece questo è nascosto dietro agli stili, senza la possibilità di vedere tutto in un colpo solo. Come già detto più volte Word 2007 perpetua la sensazione di non poter configurare tutto e che molte opzioni sono nascoste chissà dove. A questo si aggiunge la maggiore chiarezza della modifica degli stili che si ha in Writer, contro la scomoda maschera di modifica stili in Word.

La creazione degli stili e della numerazione non è banale in nessuno dei due programmi e per chi non è esperto e ha poco tempo da perdere è consigliabile partire da uno stile già fatto e al più personalizzarlo.

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Impostare la tesi con word 2003

Norme stilistiche per la Stesura di Tesi di Laurea

Impostare il formato.

1. Per impostare i margini, selezionare File e poi Imposta pagina dalla Barra del menù.

2. Assicurarsi che l’etichetta “Margini” sia selezionata (vedere Figura 1).

3. Scegliere 3 cm per ognuna le impostazioni dei margini Superiore ed Inferiore,e 3,5 cm per i margini Destro e Sinistro.

4. Fare click su OK.

Figura 1. Box di impostazione dei margini

Impostare la spaziatura su “doppia” e la prima riga di ogni paragrafo rientrata.

1. Dalla Barra del menù, selezionare Formato e poi Paragrafo.
2. Assicurarsi che l’etichetta Rientri e Spaziatura sia selezionata (vedere Figura 2).
3. Sotto il campo Interlinea, selezionare Doppia (Figura 2).
4. Sotto il campo Speciale, selezionare Prima riga (Figura 2).
5. Fare click su OK.

Figura 2. Box di impostazione della spaziatura e della prima riga di ogni paragrafo.

 

Inserire il numero di pagina.

1. Selezionare Inserisci e poi Numeri di pagina dalla Barra del menù.
2. Le impostazioni dovrebbero già essere selezionate come appare nella Figura 3 qui sotto.
3. Fare click su OK.

Figura 3. Impostazione del numero di pagina.

Inserire le note a piè di pagina.

La numerazione delle note va ricominciata da 1 all’inizio di ogni capitolo. Per fare questo si deve:

1. Selezionare Inserisci e poi Interruzione dalla Barra del menù alla fine di ogni capitolo.

2. Selezionare Pagina successiva (Figura 4).

3. Fare click su OK.

Figura 4. Finestra di inserimento delle interruzioni.

Le note vanno inserite a piè di pagina e non a fine documento. Per inserire le note:

1. Portare il cursore alla fine del termine di riferimento della nota.
2. Selezionare Inserisci, Riferimento e Nota a piè di pagina dalla Barra del menù.
3. Modificare il campo Numerazione su Ricomincia ad ogni sezione (Figura 5).
4. Fare click su Inserisci (Figura 5).

Figura 5. Finestra di inserimento delle note a piè di pagina.

 

Fonti internet

(sia nelle note a piè pagina che nella bibliografia finale)

Non utilizzare troppe fonti internet, né utilizzare SOLO fonti internet: ci dev’essere un equilibrio tra fonti web e fonti cartacee, con una preponderanza di queste ultime.

Utilizzare solo fonti certe e accreditate: siti ufficiali di autori, siti di studiosi dell’argomento, siti legati a un’università.

NB: NON SI CITANO NE’SI USANO SITI DI RIASSUNTI DI OPERE, COME LE “SPARKNOTES”, ETC-

Come citare le fonti internet:

Individual works

Iniziale e cognome dell’autore/curatore (a cura di/ed.), “Title” [online], eventuale luogo/università etc., Disponibile all’indirizzo: URL [Ultimo accesso:].

Es.: R. Ward, “Nursing and Health Care Resources on the Net” [online] University of Sheffield.

E ALLA FINE QUESTO E’ IL RISULTATO……….

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Chi siamo

SQUEGLIA snc è un’ azienda leader nel settore manifatturiero e gode di una esperienza familiare lunga quasi mezzo secolo che contribuisce alle necessità e successo del cliente con soluzioni personalizzate, tecnologie avanzate e affidabilità nei risultati tramandata da generazioni…

Siamo Aperti

da Lunedì a Venerdì


8:30 – 12:50    15:30 – 19:30

Sabato chiusi

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Guida all’uso di Pdf Creator

Creare documenti PDF gratuitamente

Introduzione:

Come tutti voi sapete ora mai il formato .PDF è diventato il formato per lo scambio di file più utilizzato sul web. Il perchè è presto detto, è un formato che permette di generare file leggeri, sopratutto ora mai compatibili con tutti i browser esistenti sul mercato ed infine il software per la lettura è gratuito.

Purtroppo però il software per poter creare e modificare i file .PDF sono a pagamento in quanto è un formato proprietario, fino a qualche tempo fa non vi era alcuna possibilità di creare gratuitamente tale file senza dover sborsare qualcosa alla Adobe (proprietaria del formato) o ad altri programmatori.

Grazie all’open source però e da qualche anno disponibile un software bello che gratuito per creare file PDF! Si chiama PDF Creator e lo potete trovare a questo indirizzo: http://www.pdfforge.org/, la sezione download è a questo indirizzo: http://www.pdfforge.org/products/pdfcreator/download.

Ora scarichiamo l’ultima versione dalla sezione download e procediamo con l’installazione, la quale è guidata ed in italiano.

PDF Creator:

Una volta installato il funzionamento di PDF Creator è veramente facile. 

Apriamo il software, la schermata iniziale dovrebbe essere come quella nell’immagine qui di seguito:

Prima di illustrare il modo con cui utilizzare PDF Creator vi spiego in soldoni come funziona il software. Praticamente PDF Creator finge di essere una stampante disponibile nel sistema, solo che invece che stampare una pagina la stampa in formato PDF in un file! Per questo motivo vedete molte volte la parola “stampante” nelle funzioni di PDF Creator.

Ora avete visto un po’ come è strutturato il software. Il suo utilizzo è veramente facile basta infatti utilizzare qualsiasi software che ha la possibilità di stampare per creare un file in formato .pdf.

Prendiamo per esempio Microsoft Word, apriamo un qualsiasi file e andiamo in File -> Stampa… si aprirà la finestrella per la stampa del documento. Apriamo la tendina a menu delle stampanti disponibili, avremo la seguente schermata:

Come vedete abbiamo, oltre alla nostra stampante, anche la voce PDFCreator. Selezioniamo tale opzione e clicchiamo su “OK”.

Ora si aprirà una schermata identica a questa:

Bene dopo aver modificato i dati a vostro piacere clicchiamo su “Salva”! Lasciamo spuntata l’opzione “Dopo il salvataggio, april il documento con il programma predefinito”! Questo ci permette di visualizzare il nostro file in PDF con Adobe Reader dopo averlo salvato.

Una volta cliccato su “Salva” ci viene chiesto dove salvare e con che nome il nostro file .pdf, cosa già vista non vi troverete sicuramente in difficoltà!

Ecco fatta la nostra trasformazione!

Se avete la necessità di unire più files nello stesso pdf potete seguire questa guida